Armored Core for Answer
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Armored Core for Answer
La serie Armored Core fece
il suo debutto sulla prima PlayStation nella seconda metà degli anni
Novanta. Il successo riscosso fu discreto e, per questo motivo,
seguirono molti altri episodi della serie. Nonostante la qualità della
saga abbia subito un certo peggioramento nel corso del tempo, non sono
mancati i fans in grado di apprezzare questa tipologia di gioco. Ecco
dunque arrivare un “nuovo” capitolo chiamato For Answer, dove i robottoni di From Software affrontano per la seconda volta la difficile sfida offerta dalla next-generation.
Cercando una risposta
Armored Core for Answer
non è un vero è proprio seguito della saga principale. Chi ha comprato
il quarto episodio, quindi, potrebbe avere delle perplessità
sull’acquisto di un prodotto che appare come una versione migliorata
della precedente, senza innovazioni di sorta e venduto a prezzo pieno.
Detto
questo, possiamo introdurvi al mondo di Armored Core (d’ora in avanti
AC). La parte più interessante del titolo dei ragazzi di From Software
è la customizzazione del proprio mech. Potrete costruire la vostra
“creatura” partendo praticamente da zero, acquistando braccia, gambe,
armi, stabilizzatori, acceleratori, generatori, diversi tipi di
componenti e diverse altre parti in grado di modificare l'assetto e
l'approccio verso il combattimento. Nel caso foste dei fans accaniti di
robot giapponesi, la vostra fantasia potrebbe anche trovare nuove
soluzioni in grado di farvi realizzare unità simili esteticamente a
quanto visto negli anime.
Avere modo di creare un robot in base al
vostro modo di combattere è sicuramente esaltante e le possibilità di
personalizzazione sono numerose: nel caso decidiate di dipendere dalla
potenza bruta, movimenti più veloci sarete accontentati; viceversa
potrete realizzare un mech più leggero, rapido ma meno resistente ai
danni. Come già accadeva in AC 4, sarete in grado di assegnare dei
punti chiamati F.C.S. (Fire Control System) alle differenti componenti
del vostro robot. Guadagnerete questi preziosissimi punti portando a
termine le varie missioni, dopodiché, potrete distribuire il bottino
per incrementare le statistiche del mech, ad esempio aumentando la
velocità o la potenza di fuoco e così via.
In ultimo, avrete a disposizione una vasta scelta di pitture e simboli per caratterizzare al meglio la vostra creazione.
Sul campo di battaglia...
Prima
di descrivervi come ci si destreggia alla guida di un robot, vogliamo
fare un accenno alla storia. Partendo dal presupposto che AC non basa
le sue qualità su una trama d’autore, non vi dovete stupire se gli
argomenti alla base del plot narrativo siano banali e abusati da tempo
immemore. La Terra come la conosciamo oggi non esiste più. A causa
dell’inquinamento selvaggio la popolazione mondiale ha spostato la
propria residenza nella “zona alta” del pianeta blu, ovvero,
l’atmosfera. Il suolo terrestre è diventato il campo di battaglia di
compagnie senza scrupoli alla ricerca di risorse per sopravvivere. Voi
vi unirete ad una di queste e dovrete farvi strada a suon di
mitragliatori e missili a inseguimento automatico.
Non è una trama
da Oscar, ma quel che basta per avere un pretesto secondo il quale il
gioco abbia ragione d’esistere. D’altronde, lo ripetiamo ancora, non è
la storia l’elemento portante di un titolo come AC. Arriviamo dunque al
momento di entrare in scena. Dopo aver accettato una determinata
missione, dovrete seguire un breve briefing, il quale vi spiegherà nel
dettaglio i vostri obiettivi e vi darà qualche informazione
sull’ambiente che vi aspetta. Le missioni disponibili sono influenzate
dalla compagnia a cui darete il vostro supporto avendo così una varietà
di scelta e di location da esplorare. Una volta nella mischia iniziano
i problemi con il sistema di controllo. In primis avrete a che fare con
una telecamera davvero irritante. Il più delle volte perderete la
visuale ottimale perché uno spostamento troppo veloce non è seguito a
dovere, oppure, cadendo da un edificio molto alto non riuscirete a
vedere bene dove state atterrando. Gli stessi problemi si hanno durante
i combattimenti contro più nemici. Prima di capire la posizione
dell’avversario sarete colpiti da una raffica di proiettili, il che
risulta il modo più veloce per rendersi conto dove mirare. Detto questo
passiamo al sistema di controllo. Giocando ad AC abbiamo avuto la
sensazione di poter padroneggiare i comandi di base, ma non di poter
sfruttare tutto quello che il mech può effettivamente realizzare. Il
boost continuo, ad esempio, è ottimo per fuggire da una situazione
pericolosa ma allo stesso tempo equivale a perdere la direzione giusta.
Controllare il robot mentre è in aria è un’altra difficile manovra da
effettuare e condite il tutto con il dover tenere sotto controllo i
diversi parametri del mech ed ecco a voi un’esperienza di gioco mozzata
dal suo sistema di comando. Vista la sua connotazione più arcade che
simulativa ci saremmo aspettati un feedback più intuitivo e naturale
una volta preso in mano il joypad.
Una feature molto interessante è
la sfida “Arms Forts”. In sostanza, le “Arms Forts” (come suggerisce il
nome) sono delle enormi fortezze mobili da abbattere contando solo
sulla forza del vostro robot. Descritta così, l'epicità dello scontro
sembra assicurata. Nonostante le dimensioni non indifferenti e un
leggero aumento della difficoltà non si ha mai a quella sensazione di
inferiorità assoluta, nel bene e nel male saprete che vincerete. Questo
purtroppo taglia le gambe alla carica emozionale che uno scontro del
genere potrebbe comportare.
Modalità online e realizzazione tecnica
Un’altra grande aggiunta al franchise è la modalità cooperativa online, chiamata anche Partnerships.
Questa modalità non sarà disponibile per tutte le missioni e, alcune di
esse, saranno addirittura delle sfide uno contro uno. Insieme ad “Arms
Forts” potrebbe essere il motivo d’acquisto per chi ha già provato il
quarto episodio. Inutile negare che la modalità in cooperativa,
specialmente con un amico, possa davvero rivalutare l’esperienza di
gioco, il più delle volte, in positivo. Ci sono anche gli scontri
classici in multiplayer e le opzioni disponibili sono “match a
squadre”, oppure “tutti contro tutti”. L’esperienza online è stata
piacevole, con pochissimi lag e divertimento assicurato nonostante una
profondità solo accennata.
Per quanto riguarda il comparto tecnico
possiamo dire che i modelli poligonali dei mech sono realizzati
discretamente, in più, la possibilità quasi infinita di customizzazione
li rende ancora più belli. La stessa cosa non si può dire per le
ambientazioni. Appare chiara la mancanza di dettagli: le location sono
incredibilmente spoglie, ma questa non è una novità per i fans di
vecchia data. Basta ricordare il primo AC su PlayStation per avere
un’idea chiara; neanche gli episodi successivi si sono mai evoluti più
di tanto su questo punto.
Altri punti a sfavore sono dei
fastidiosi cali di frame-rate e gli effetti grafici delle esplosioni.
Questi ultimi sono realizzati pessimamente soprattutto quando vengono
seguiti da una poderosa scarica di fiamme. La riproduzione del fuoco
appartiene ad una generazione di console ormai tramontata, per questo
motivo non ci spieghiamo come un gioco per PS3 riesca ancora a mostrare
questi difetti così palesi.
Discreto il sonoro, ma asolutamente nella media per qualità di effetti sonori e brani di sottofondo.
Senza
i difetti sopra descritti il gioco avrebbe potuto puntare a traguardi
ben maggiori, ma a conti fatti si tratta pur sempre di un titolo
discreto, da valutare però con attenzione prima dell'acquisto.
Commento Finale
Armored Core for Answer
cerca di migliorare quanto visto e offerto dal quarto capitolo. Le
novità aggiunte appaiono interessanti, soprattutto la possibilità di
giocare in cooperativa con gli amici. E’ anche vero che gli utenti in
possesso del gioco uscito un anno fa potrebbero avere delle difficoltà
ad acquistare a prezzo pieno un titolo sostanzialmente simile al
predecessore. Per chi, invece, si troverà al primo appuntamento con la
saga, quest’ultima potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa. C’è anche
da aggiungere come il livello tecnico di questa produzione non brilli
particolarmente. Le ambientazioni, ad esempio, non sono per nulla
dettagliate. In un gioco dove giganteschi robot si danno battaglia
sarebbe molto interessante godere di ampie vedute e ambienti
distruttibili. In definitiva un prodotto anomalo che divide in due il
popolo videoludico: sta ora a voi scegliere da che parte stare.
(fonte: spaziogame)
il suo debutto sulla prima PlayStation nella seconda metà degli anni
Novanta. Il successo riscosso fu discreto e, per questo motivo,
seguirono molti altri episodi della serie. Nonostante la qualità della
saga abbia subito un certo peggioramento nel corso del tempo, non sono
mancati i fans in grado di apprezzare questa tipologia di gioco. Ecco
dunque arrivare un “nuovo” capitolo chiamato For Answer, dove i robottoni di From Software affrontano per la seconda volta la difficile sfida offerta dalla next-generation.
Cercando una risposta
Armored Core for Answer
non è un vero è proprio seguito della saga principale. Chi ha comprato
il quarto episodio, quindi, potrebbe avere delle perplessità
sull’acquisto di un prodotto che appare come una versione migliorata
della precedente, senza innovazioni di sorta e venduto a prezzo pieno.
Detto
questo, possiamo introdurvi al mondo di Armored Core (d’ora in avanti
AC). La parte più interessante del titolo dei ragazzi di From Software
è la customizzazione del proprio mech. Potrete costruire la vostra
“creatura” partendo praticamente da zero, acquistando braccia, gambe,
armi, stabilizzatori, acceleratori, generatori, diversi tipi di
componenti e diverse altre parti in grado di modificare l'assetto e
l'approccio verso il combattimento. Nel caso foste dei fans accaniti di
robot giapponesi, la vostra fantasia potrebbe anche trovare nuove
soluzioni in grado di farvi realizzare unità simili esteticamente a
quanto visto negli anime.
Avere modo di creare un robot in base al
vostro modo di combattere è sicuramente esaltante e le possibilità di
personalizzazione sono numerose: nel caso decidiate di dipendere dalla
potenza bruta, movimenti più veloci sarete accontentati; viceversa
potrete realizzare un mech più leggero, rapido ma meno resistente ai
danni. Come già accadeva in AC 4, sarete in grado di assegnare dei
punti chiamati F.C.S. (Fire Control System) alle differenti componenti
del vostro robot. Guadagnerete questi preziosissimi punti portando a
termine le varie missioni, dopodiché, potrete distribuire il bottino
per incrementare le statistiche del mech, ad esempio aumentando la
velocità o la potenza di fuoco e così via.
In ultimo, avrete a disposizione una vasta scelta di pitture e simboli per caratterizzare al meglio la vostra creazione.
Sul campo di battaglia...
Prima
di descrivervi come ci si destreggia alla guida di un robot, vogliamo
fare un accenno alla storia. Partendo dal presupposto che AC non basa
le sue qualità su una trama d’autore, non vi dovete stupire se gli
argomenti alla base del plot narrativo siano banali e abusati da tempo
immemore. La Terra come la conosciamo oggi non esiste più. A causa
dell’inquinamento selvaggio la popolazione mondiale ha spostato la
propria residenza nella “zona alta” del pianeta blu, ovvero,
l’atmosfera. Il suolo terrestre è diventato il campo di battaglia di
compagnie senza scrupoli alla ricerca di risorse per sopravvivere. Voi
vi unirete ad una di queste e dovrete farvi strada a suon di
mitragliatori e missili a inseguimento automatico.
Non è una trama
da Oscar, ma quel che basta per avere un pretesto secondo il quale il
gioco abbia ragione d’esistere. D’altronde, lo ripetiamo ancora, non è
la storia l’elemento portante di un titolo come AC. Arriviamo dunque al
momento di entrare in scena. Dopo aver accettato una determinata
missione, dovrete seguire un breve briefing, il quale vi spiegherà nel
dettaglio i vostri obiettivi e vi darà qualche informazione
sull’ambiente che vi aspetta. Le missioni disponibili sono influenzate
dalla compagnia a cui darete il vostro supporto avendo così una varietà
di scelta e di location da esplorare. Una volta nella mischia iniziano
i problemi con il sistema di controllo. In primis avrete a che fare con
una telecamera davvero irritante. Il più delle volte perderete la
visuale ottimale perché uno spostamento troppo veloce non è seguito a
dovere, oppure, cadendo da un edificio molto alto non riuscirete a
vedere bene dove state atterrando. Gli stessi problemi si hanno durante
i combattimenti contro più nemici. Prima di capire la posizione
dell’avversario sarete colpiti da una raffica di proiettili, il che
risulta il modo più veloce per rendersi conto dove mirare. Detto questo
passiamo al sistema di controllo. Giocando ad AC abbiamo avuto la
sensazione di poter padroneggiare i comandi di base, ma non di poter
sfruttare tutto quello che il mech può effettivamente realizzare. Il
boost continuo, ad esempio, è ottimo per fuggire da una situazione
pericolosa ma allo stesso tempo equivale a perdere la direzione giusta.
Controllare il robot mentre è in aria è un’altra difficile manovra da
effettuare e condite il tutto con il dover tenere sotto controllo i
diversi parametri del mech ed ecco a voi un’esperienza di gioco mozzata
dal suo sistema di comando. Vista la sua connotazione più arcade che
simulativa ci saremmo aspettati un feedback più intuitivo e naturale
una volta preso in mano il joypad.
Una feature molto interessante è
la sfida “Arms Forts”. In sostanza, le “Arms Forts” (come suggerisce il
nome) sono delle enormi fortezze mobili da abbattere contando solo
sulla forza del vostro robot. Descritta così, l'epicità dello scontro
sembra assicurata. Nonostante le dimensioni non indifferenti e un
leggero aumento della difficoltà non si ha mai a quella sensazione di
inferiorità assoluta, nel bene e nel male saprete che vincerete. Questo
purtroppo taglia le gambe alla carica emozionale che uno scontro del
genere potrebbe comportare.
Modalità online e realizzazione tecnica
Un’altra grande aggiunta al franchise è la modalità cooperativa online, chiamata anche Partnerships.
Questa modalità non sarà disponibile per tutte le missioni e, alcune di
esse, saranno addirittura delle sfide uno contro uno. Insieme ad “Arms
Forts” potrebbe essere il motivo d’acquisto per chi ha già provato il
quarto episodio. Inutile negare che la modalità in cooperativa,
specialmente con un amico, possa davvero rivalutare l’esperienza di
gioco, il più delle volte, in positivo. Ci sono anche gli scontri
classici in multiplayer e le opzioni disponibili sono “match a
squadre”, oppure “tutti contro tutti”. L’esperienza online è stata
piacevole, con pochissimi lag e divertimento assicurato nonostante una
profondità solo accennata.
Per quanto riguarda il comparto tecnico
possiamo dire che i modelli poligonali dei mech sono realizzati
discretamente, in più, la possibilità quasi infinita di customizzazione
li rende ancora più belli. La stessa cosa non si può dire per le
ambientazioni. Appare chiara la mancanza di dettagli: le location sono
incredibilmente spoglie, ma questa non è una novità per i fans di
vecchia data. Basta ricordare il primo AC su PlayStation per avere
un’idea chiara; neanche gli episodi successivi si sono mai evoluti più
di tanto su questo punto.
Altri punti a sfavore sono dei
fastidiosi cali di frame-rate e gli effetti grafici delle esplosioni.
Questi ultimi sono realizzati pessimamente soprattutto quando vengono
seguiti da una poderosa scarica di fiamme. La riproduzione del fuoco
appartiene ad una generazione di console ormai tramontata, per questo
motivo non ci spieghiamo come un gioco per PS3 riesca ancora a mostrare
questi difetti così palesi.
Discreto il sonoro, ma asolutamente nella media per qualità di effetti sonori e brani di sottofondo.
Senza
i difetti sopra descritti il gioco avrebbe potuto puntare a traguardi
ben maggiori, ma a conti fatti si tratta pur sempre di un titolo
discreto, da valutare però con attenzione prima dell'acquisto.
Commento Finale
Armored Core for Answer
cerca di migliorare quanto visto e offerto dal quarto capitolo. Le
novità aggiunte appaiono interessanti, soprattutto la possibilità di
giocare in cooperativa con gli amici. E’ anche vero che gli utenti in
possesso del gioco uscito un anno fa potrebbero avere delle difficoltà
ad acquistare a prezzo pieno un titolo sostanzialmente simile al
predecessore. Per chi, invece, si troverà al primo appuntamento con la
saga, quest’ultima potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa. C’è anche
da aggiungere come il livello tecnico di questa produzione non brilli
particolarmente. Le ambientazioni, ad esempio, non sono per nulla
dettagliate. In un gioco dove giganteschi robot si danno battaglia
sarebbe molto interessante godere di ampie vedute e ambienti
distruttibili. In definitiva un prodotto anomalo che divide in due il
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D-Evil- Maresciallo
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Re: Armored Core for Answer
Di questo gioco ci sono anche dei model kit
Koji_77-
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Re: Armored Core for Answer
si della kotbukya se non sbaglio! molto carini
D-Evil- Maresciallo
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